- 5 set 2018
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Durante il primo distacco alcuni bambini piangono, altri continuano a giocare come se niente fosse; i bambini non sono tutti uguali e le educatrici non devono mai giudicare il carattere del bambino o il grado di attaccamento.
Cosa fare, però, se il bambino piange ?
La cosa da fare è aiutare il bambino a fidarsi dell’educatrice e del nuovo ambiente. Per far questo il genitore riveste un ruolo fondamentale; ma come può facilitare tutto ciò? Ecco dei semplici accorgimenti da attivare proprio nel momento in cui l’educatrice vi dice che potete provare ad allontanarvi: salutate e allontanatevi in maniera serena, cercando di non far trasparire timori dalle vostre espressioni (sorridete); abbiate sempre la consapevolezza che l'educatrice consolerà il vostro piccolo e lo intratterrà con musichette, canti, giochi, fino al momento del vostro ritorno, senza farlo sentire solo e tenendovi aggiornati anche con un messaggio se possibile. Tenete conto che il consolarsi e tranquillizzarsi anche senza la vostra presenza è una grande tappa di crescita verso l’autonomia per il vostro bambino. Infine, ricordate sempre che lasciate vostro figlio tra le braccia di educatrici professioniste, che avranno la premura di chiamarvi e di farvi tornare un po’ prima, qualora lo ritenessero opportuno.
Il caso più tipico: il bambino è contento e curioso del nido, ma poi piange come vi vede andare verso la porta. In questo caso, è bene considerare che un prolungato intrattenimento del genitore alla porta non sempre può portare giovamento, poiché il bambino vorrebbe ovviamente convincervi a restare.
Nella maggior parte dei casi, quando il bambino vede il genitore andar via sereno e deciso, anche se inizia a piangere, si tranquillizza poco dopo; non vive un saluto prolungato e angosciante e l’educatrice riesce a consolarlo molto più facilmente, poiché il genitore, andando via sereno e deciso, ha lasciato un messaggio ben preciso al proprio figlio: «questo posto è bello e sicuro per te, perché lo è per me» e non c’è messaggio migliore che una mamma possa dare al proprio figlio in un momento come questo.
ECCO E' TORNATA MAMMA!!
Al momento del ritorno congratulatevi col vostro bambino, anche se quando siete uscite ha pianto e anche se siete mancate solo per 10-15 minuti (il primo giorno di inserimento). Per lui è importante vedervi soddisfatte del suo essere stato al nido in vostra assenza e i vostri complimenti lo motiveranno a stare tranquillo il giorno successivo.
È bene non intrattenersi molto tempo prima di tornare a casa, ma piuttosto parlate con l'educatrice prima di andar via, perché per il bambino «è tornata mamma, si va a casa» è un messaggio e una routine molto rassicurante per il distacco della volta successiva. Per questo capita spesso che il bambino si stranisce una volta che capisce che si sta andando a casa, ma la mamma e l’educatrice si intrattengono per lungo tempo a parlare. È meglio che questa "ansia di uscire" non venga vissuta e che ci sia uno scambio fugace sull’andamento del breve periodo trascorso in assenza del genitore.
Se il bambino piange, sappiate che tutto passerà , col passare dei giorni e con l’abituarsi, per questo seguite sempre i consigli e gli orari che vi dà la Pedagogista, per mantenere costanza e gradualità in base a come lei vede l’andamento dell’inserimento.
Tutto l’impegno e la fatica nell’attivare questi piccoli accorgimenti e nel non mollare mai verranno ripagati quando il vostro bimbo sarà abituato e correrà all’asilo felice e sereno. Sarete voi stesse a confermarlo! Quindi se avete fiducia nel nido e nelle educatrici che avete conosciuto non mollate mai di fronte a un pianto; ad esempio se il bambino si ricorda della vostra mancanza quando arrivate al nido il giorno successivo e inizia a piangere già prima di entrare, incoraggiatelo e seguite il programma progettato, allontanandovi al momento giusto. Le educatrici sono con voi e vi aiuteranno e sosterranno sempre!
RICORDA!!
Il bambino percepisce molta negatività se la mamma, quando è giunto il momento, va via triste, si mostra agitata, si intrattiene al momento della sua uscita, è dubbiosa nel lasciarlo tra le braccia dell'educatrice, lo stringe forte forte e non lo lascia, mentre si stava per allontanare. Purtroppo con queste modalità il bambino percepisce tanta insicurezza e non sente l'educatrice come una persona sicura, in grado di proteggerlo mentre la mamma non c'è.
Se la mamma si mostra sorridente, decisa e serena, salutando, andando via determinata e affidando il proprio bimbo all'educatrice, il bambino, anche se molto triste o in procinto di piangere, capirà che per la mamma lui è in mani sicure e a sua volta si sentirà più facilmente in mani sicure. Alcuni bimbi poi vedendo che la mamma si intrattiene, pensano di avere il controllo su di lei, magari stringendola forte, facendo tutti i capricci possibili, con tranquillità staccate le mani da voi guardatelo bene negli occhi ben sicure della vostra scelta che è per il suo bene.
Può facilitare l’ingresso al nido mano nella mano e non imbraccio per i bimbi più grandi.
